Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ma

Numero di risultati: 207 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

La storia dell'arte

252956
Pinelli, Antonio 50 occorrenze

La storia dell'arte

diffusione del linguaggio figurativo fra Tre e Quattrocento. Vi si sottolineava come le Alpi non fossero state una barriera invalicabile, ma al

Pagina 103

La storia dell'arte

, infatti, la scena raffigurata non è suddivisa in tre scomparti distinti, ma si articola in uno spazio unitario, la cui antica tripartizione sopravvive

Pagina 110

La storia dell'arte

, ma ad una spazialità di tipo empirico. Al centro, in primo piano, il giovane Re Mago biondo svolge la funzione di spartire la scena sacra, con la

Pagina 112

La storia dell'arte

Gusto per la divagazione fiabesca, ma anche per l’osservazione analitica della realtà naturale, ostentazione di eleganza e di fasto profano, ma anche

Pagina 115

La storia dell'arte

significato simbolico da collegare con l’episodio sacro dell’Adorazione dei Magi, ma che offrono anche l’opportunità all’artista di rappresentare una

Pagina 115

La storia dell'arte

Madonna che il Bambino possiedono una loro consistenza plastica, ottenuta attraverso la modulazione chiaroscurale, ma non hanno quella soda e massiccia

Pagina 120

La storia dell'arte

concretezza della narrazione. Questo riconoscimento di una contrapposizione stilistica è tuttora valido nella sostanza, ma è necessario attenuare un po

Pagina 120

La storia dell'arte

assegnati a Masolino, ma alcuni studiosi ritengono che anche la mano in scorcio della Sant’Anna sia da ricondurre ad un’idea figurativa di Masaccio ed

Pagina 121

La storia dell'arte

spazio entro cui si muovono è definito in modo sintetico, ma molto chiaro: la direzione da cui proviene la luce è deducibile limpidamente, i vari

Pagina 126

La storia dell'arte

alle soglie del XVI secolo, è un manifesto esempio di persistenza del linguaggio ornato ed elegante del Gotico cortese: fondo oro, ma soprattutto, gusto

Pagina 128

La storia dell'arte

occidentale, ed ancor più specificatamente di quella italiana. Questo gusto per l’illusionismo spaziale non è una peculiarità dell’età moderna, ma risale

Pagina 131

La storia dell'arte

La finzione illusionistica della pittura parietale greca e romana non era però realizzata con una geometria proiettiva governata da regole certe, ma

Pagina 134

La storia dell'arte

inserito anche il pulpito con la scala per salirvi. Gli astanti che si assiepano attorno al presepio non sono presenze astratte e disincarnate, ma sono

Pagina 136

La storia dell'arte

Tutti questi virtuosismi spaziali sembrano davvero preannunciare l’imminente rivoluzione prospettica brunelleschiana. Ma non è certamente un caso se

Pagina 144

La storia dell'arte

rappresenta un episodio che non è narrato nei Vangeli, ma che costituisce un cardine ideologico per la Chiesa di Roma, in quanto rappresenta Cristo che

Pagina 146

La storia dell'arte

credibile ed efficace l’ambientazione e la rappresentazione della scena, ma anche per articolare in senso temporale il discorso narrativo e per dilatarne

Pagina 147

La storia dell'arte

’architettura, ma soprattutto nel campo della scenografia teatrale. Fra i più noti esempi di trompe-l’œil architettonico merita di essere ricordato la Galleria

Pagina 152

La storia dell'arte

cosiddetto Spinano, attualmente conservato nei Musei Capitolini. Dunque, sia Ghiberti che Brunelleschi attingono spunti dall’arte classica, ma mentre

Pagina 170

La storia dell'arte

Ignoriamo se l’aneddoto sia vero, ma è sicuramente verosimile. Ad ogni modo ciò che è interessante nell’affermazione di Donatello (o, più

Pagina 189

La storia dell'arte

Un episodio ben diverso ma dal significato analogo si verificò in un’epoca e in un contesto molto diversi l’Inghilterra della seconda metà dell

Pagina 20

La storia dell'arte

Vasari è stato spesso un ottimo architetto, ma in questo caso ha realizzato un vero capolavoro, che realizza una mirabile sintesi tra tre diversi

Pagina 203

La storia dell'arte

romana. L’unificazione fu realizzata, ma solo per pochi anni, e Bessarione, rimanendo in Italia, divenne un cardinale della Chiesa romana, ma continuò a

Pagina 206

La storia dell'arte

La storia dell’arte è una branca della storia: affermazione che può sembrare ovvia ma è tutt’altro che scontata, tanto che non so quanti dei miei

Pagina 208

La storia dell'arte

Ma torniamo alle vele affrescate sotto la direzione di Beato Angelico, perché è questa limitata area della volta a proporci i quesiti più

Pagina 214

La storia dell'arte

ornamentale, ma mentre la cornice ghibertiana è ben visibile e può essere apprezzata in dettaglio da chi osserva le porte, le fasce ornamentali orvietane

Pagina 220

La storia dell'arte

bottega dell’Angelico (tavv. 3a-e). Non hanno la nobiltà formale e il meditato equilibrio luminoso delle opere autografe del frate pittore, ma

Pagina 221

La storia dell'arte

analogie tra le due figure, ma dall’altra, che scarto impressionante tra la spirante energia vitale trasmessa dal ritratto colto dal vivo e l’ottusa

Pagina 222

La storia dell'arte

Di qui un discorso più generale sui diversi registri stilistici che un arti sta può adottare. Non c’è dubbio che il registro ufficiale, nobile ma un

Pagina 223

La storia dell'arte

Benozzo o, eventualmente, da distribuire tra Benozzo e gli altri due aiuto dell’Angelico, Giovanni di Antonio della Checca e Giacomo da Poli. Ma quei

Pagina 223

La storia dell'arte

formazione di Benozzo come ritrattista, ma francamente l’idea che un personaggio come lui abbia fatto una gita ad Orvieto e abbia lasciato qualche

Pagina 225

La storia dell'arte

Ma prima di approfondire questo tema, passeremo in veloce rassegna i principali espedienti usati dai pittori e dagli scultori, nel corso del Medioevo

Pagina 228

La storia dell'arte

unità spaziali, distinte ma ravvicinate è diffuso fin dall’antichità: basti pensare alle raffigurazioni che si sviluppano sulla superficie curva di certi

Pagina 228

La storia dell'arte

straordinario della sua capacità di organizzare in uno spazio unitario una sequenza narrativa complessa, riducendo all’osso il racconto, ma chiarendo i nessi tra

Pagina 231

La storia dell'arte

Ma vediamo come Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta hanno organizzato il racconto per immagini della scena mosaica (tav. 9a). In un paesaggio

Pagina 233

La storia dell'arte

Ma il gusto sperimentale e il sottile intellettualismo che gli sono propri, hanno indotto il Pontormo ad utilizzare il metodo della «narrazione

Pagina 234

La storia dell'arte

quali sono, per masse vigorose: non si vedono più i bottoni, ma resta l’abito; si perde l’abito, ma resta il modello; non c’è più il modello, ma

Pagina 25

La storia dell'arte

’«imprecisione» ottica di una pittura che non puntava sulla perfezione artigianale, ma sull’improvvisazione esecutiva, sulla ricerca di armonie ed

Pagina 25

La storia dell'arte

, infatti, non ci ha lasciato un elogio del sole, come avrebbe fatto un qualsiasi adepto della pittura en plein air, ma al contrario un suggestivo aforisma

Pagina 25

La storia dell'arte

manualità non è ovviamente negata, ma svolge un aspetto secondario e subordinato ai presupposti teorici e progettuali dell’operato artistico. La

Pagina 31

La storia dell'arte

aver svolto un ruolo non indifferente alla nascita delle prime rappresentazioni pittoriche. Ma quel che più c’interessa, in un certo senso, è il

Pagina 35

La storia dell'arte

Uberti, il Dittamondo. Ricalcando lo schema della Commedia dantesca, Fazio immagina di compiere un viaggio, non nell’aldilà ma nell’Italia a lui

Pagina 43

La storia dell'arte

affascinante e complesso. Ma lo stesso artista tedesco attinse anche al repertorio iconografico della Provincia capta, per commentare, con un parodistico e

Pagina 43

La storia dell'arte

apparirci oggi questo genere di questioni, esse di fatto riflettono non solo quanto accadeva in passato nelle botteghe e nelle accademie, ma anche

Pagina 58

La storia dell'arte

, a quanto hanno immagazzinato nella propria memoria visiva non riguardi solo la sfera dell’iconografia, ma possa investire anche quella, più

Pagina 59

La storia dell'arte

Naturalmente non sempre le opere d’arte sono rimaste, come in questo caso, nei luoghi per i quali sono state concepite, ma se uno storico dell’arte

Pagina 6

La storia dell'arte

’assegnazione di un premio nella categoria dei quadri di storia, prende spunto proprio dalla sineddoche visiva del dipinto di Poussin, ma, per così dire

Pagina 61

La storia dell'arte

Per la verità, nella tela di Signac non mancano specifici richiami al repertorio simbolico della tradizione anarchica (il gallo, il seminatore), ma l

Pagina 63

La storia dell'arte

Il sotterraneo ma documentabile rapporto che lega la tela di Matisse al quadro-manifesto di Signac insinua dunque un insospettabile venticello di

Pagina 68

La storia dell'arte

vicissitudini hanno acquistato un significato né dispregiativo né elogiativo di per sé, ma meramente connotativo. Come per il termine Gotico, su cui torneremo

Pagina 71

La storia dell'arte

Questo problema è in genere ben presente ai responsabili degli odierni restauri, ma a dispetto del loro scrupolo scientifico è pressoché inevitabile

Pagina 9

Cerca

Modifica ricerca